mercoledì 10 febbraio 2016

VII puntata: opinioni dei ragazzi sul percorso e considerazioni dalla prof


A conclusione dell’attività ogni ragazzo ha ripercorso le tappe dell’intero itinerario in una relazione individuale. Da questi lavori emerge la possibilità di alcune considerazioni: l’attività è risultata stimolante e tutti i ragazzi hanno mostrato grande curiosità per cose che non immaginavano. La classe ha colto in maniera chiara il collegamento tra i problemi sociali che ci sono dietro ai prodotti che usiamo quotidianamente e il consumo critico che ci potrebbe rendere concreti testimoni (ed attuatori) dell’articolo 23 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. Tuttavia i commenti personali hanno mostrato due schieramenti contrapposti semplificabili in ottimisti e pessimisti. Gli ottimisti sono convinti che, con il contributo, pur piccolo, di ciascuno si possa incidere sulla realtà (“Abbiamo capito molto sull’essere testimoni dei diritti:  adesso facciamo più attenzione alle cose che compriamo, cerchiamo di diventare “consum’attori” e, con l’aiuto di tutti, ad esempio a controllare i marchi, chissà… potremmo cambiare il mondo" Giancarlo); i pessimisti sembrano, al contrario, persuasi che ci siano atteggiamenti troppo consolidati e diffusi perché possa essere realistico pensare di mutarli e ciò appare scoraggiare anche chi sarebbe ben disposto al cambiamento (“per me nessuno fa ‘ste cose perché quando compriamo qualcosa ce lo prendiamo e basta” Ferdi; “Il mondo fa schifo, ognuno pensa per sé e non cambierà mai niente” Riccardo; “il consum’attore è una figura mitologica: si informa, boicotta, legge le etichette… una persona può fare una tra queste cose, massimo due, non tutte insieme. E comunque siamo troppo narcisisti, io compreso, non lo nego. Non possiamo cambiare. Il mondo va così” - Gabriele). Da questa ultima posizione emerge l'immagine di una società disillusa ed immobile che, in maniera un po’ colposa, viene consegnata quotidianamente ai ragazzi. Il desiderio di esprimere questo pessimismo e questo sconforto, tuttavia, è a mio avviso il segno tangibile di essere stati davvero coinvolti in un dialogo e di avere maggiore consapevolezza del problema (“questo lavoro mi ha fatto cambiare il parere che avevo sul mondo... noi non facciamo niente per fermare questo obbrobrio; io sono stupita dall’umanità che facciamo finta di avere... “ Alice). In diversi hanno dato una risposta, pur al momento poco incoraggiante, ma passibile di evoluzione attraverso la crescita nella consapevolezza e nella conquista di una coscienza civica più matura e complessa.
Ritengo che il percorso sia stata un’occasione importante per gettare semi di cui si dovrà aver pazienza di aspettare lo sviluppo… destino comune a molte delle energie migliori di una scuola che scommette su alunni che potranno costruire un futuro diverso.



Scopri le voci segrete dei prodotti!

Divertiti con questa immagine animata per sapere qualcosa di più su di noi, sulla DUDU, sul consum'attore e soprattutto, per conoscere le voci dei prodotti! Dove trovi un microfono sono proprio loro a raccontarti qualcosa di sé. Dove vedi i carrelli colorati puoi trovare qualche suggerimento per essere un consumatore più responsabile: un vero consum'attore!!!


VI puntata - scopri anche tu la voce dei diritti e diventa un consum’attore!

A questo punto la classe ha prestato la propria ai voce ai prodotti… perché i prodotti hanno una voce! Anzi, due!!! Una negativa, che racconta i problemi sociali che si nascondono dietro a ciò che acquistiamo, e una positiva che ci suggerisce che una strada può esserci… ma ci vole tanta voglia di informarsi (ma con la rete oggi non è impossibile) e la volontà di cambiare alcune nostre abitudini di acquisto!


Magari non tutte… ma sono le gocce che fanno il mare!!! E il primo passo è essere consapevoli del potere delle nostre scelte e del fatto che non c’è da pensare solo al prezzo e alla qualità di un prodotto, ma anche al comportamento dell’azienda che lo produce e alla strada indicata dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo!!! Anche tu puoi farlo: anche tu puoi diventare un consum’attore!
A questa attività si è affiancato l’impegno di ciascuno di cercare e fotografare marchi a garanzia del rispetto dei diritti dei lavoratori sui prodotti presenti in casa o negli esercizi commerciali vicini: la possibilità di diventare consum’attori è più a portata di mano di quanto non possa sembrare. Prova a farlo anche tu!

Emergency: una parentesi che non c'entra... ma c'entra!

Proprio in questo periodo, la classe ha ricevuto la visita di Ettore, un volontario di Emergency che ci è venuto a raccontare l'attività di questa ONG che quotidianamente cerca di restituire dignità e diritti alle vittime della guerra e dei suoi effetti collaterali. Emergency non si occupa dei consumatori però si occupa dei diritti degli uomini in quanto uomini (uno dei suoi principi è non fare distinzioni: le cure mediche si offrono a tutti). Nel 1994 Emergency ha intrapreso una campagna di informazione e sensibilizzazione che ha portato l'Italia, da produttrice di mine antiuomo, alla messa al bando di queste armi terribili. I campi d'intervento sono diversi, ma l'importanza di essere informati e di aver fiducia nella possibilità di incidere sulle cose con il proprio contributo è proprio la stessa!!!

V puntata - al lavoro, è tempo di sapere!!!

Ormai abbiamo la pulce nell’orecchio: dietro all’oggetto/prodotto che compriamo c’è di più… c’è una storia da raccontare che troppo spesso parla di soprusi e diritti calpestati di cui noi non sappiamo nulla… senza volerlo c’entriamo anche noi… Abbiamo letto alcune parti del libro “Sai cosa consumi? Il lato oscuro dei prodotti”, una guida sul consumo responsabile pubblicata da L’Altroconsumo, un’importante associazione di consumatori (per saperne di più clicca qui ) e trovato altre informazioni in rete.
Così abbiamo scoperto una "storia segreta" di cacao, zucchero, banane, vestiti, scarpe, tablet, PC e cellulari...
La classe, organizzata in coppie, ha approfondito alcuni prodotti per poi raccontare ai compagni quali problemi sociali si nascondono dietro di loro. Così sono state svelate storie di soprusi, diritti negati, condizioni disumane
a cui sono sottoposti lavoratori, soprattutto nei paesi del Sud del Mondo... La DUDU sembra davvero lontana da loro anche se qualcosa si può fare: informarsi e scoprire che un consumo critico è possibile!!!

Pausa di riflessione: hai bisogno di ripassare quanto fatto fin qui? Vai a questo indirizzo e ripercorri le tappe! Se vuoi divertiti con i quiz!

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